Stitichezza: quando l’intestino non funziona bene!
La stitichezza è la ritenzione prolungata di materiale fecale nell’intestino con emissioni di feci dure, a volte dolorose da evacuare, che necessitano di uno sforzo per essere eliminate e che comunque lasciano la sensazione di incompleto svuotamento.
La stitichezza è un problema molto diffuso, che spesso viene trascurato e di cui ne soffre circa un terzo della popolazione occidentale. La maggior parte delle persone si limitano ad usare lassativi più o meno naturali, con dosi sempre maggiori, fino alla cronicizzazione del problema.
Alcune possibili cause della stitichezza
Le cause della stipsi possono essere tantissime. I nutrizionisti partono da considerare l’alimentazione, che potrebbe essere scorretta, con assenza di fibre e ricca invece di zuccheri raffinati, insufficiente attività del pancreas oppure del fegato, ansia e stress che incidono sulla muscolatura liscia, ritardando il momento dell’evacuazione, viaggi all’estero, alcuni farmaci e integratori che potrebbero rallentare il transito intestinale.
Benessere intestinale in Naturopatia
In Naturopatia il benessere della persona è strettamente connesso con il benessere dell’intestino, l’organo in cui vengono assimilati tutti i micro elementi fondamentali per l’organismo e in cui vengono eliminate le tossine. Il ristagno di feci nel lume intestinale, se prolungato, determina depositi lungo le pareti, tali da poter indurre nel tempo, una infiammazione della mucosa, creando alterazioni della flora intestinale (disbiosi), meteorismo, pancia gonfia e predisporre alla cosi detta permeabilità intestinale.
Salute intestinale e sistema immunitario
Il microbiota intestinale, costituito da miliardi e miliardi di batteri, partecipa attivamente allo sviluppo e all’attività del sistema immunitario. L’intestino infatti è una delle sedi principali del sistema immunitario, che con diversi elementi, va a formare il cosiddetto GALT (Tessuto linfoide associato all’intestino). E’ infatti nell’intestino che viene operata la discriminazione tra sostanze da tollerare e sostanze da contrastare.
Gli Specialisti definiscono la permeabilità intestinale, (“Leaky Gut”), quella situazione in cui l’intestino diventa poroso e meno capace di fungere da barriera a cibo, batteri, funghi, allergeni, con i quali costantemente viene a contatto. In questa situazione, le sostanze non tollerate, passano attraverso la mucosa intestinale nel circolo sanguigno, raggiungendo i diversi organi e tessuti, creando uno stato infiammatorio diffuso che, secondo le moderne ricerche scientifiche, potrebbe alla lunga contribuire allo sviluppo di malattie autoimmuni, patologie cronico-degenerative, invecchiamento cellulare precoce, cancro.
Stitichezza e lassativi
L’utilizzo dei lassativi, anche se “naturali”, spesso peggiora la stitichezza perché essi promuovono l’evacuazione attraverso un “azione irritativa” catartica, che nel lungo periodo, porta ad aumentare il livello di disagio e infiammazione.
Naturale infatti non significa “assenza di controindicazioni”. Ci sono delle piante notoriamente irritanti come la cassia, la senna, il rabarbaro, la frangula, l’aloe non purificata dagli antrachinoni, che andrebbero evitate, se si desidera riequilibrare veramente la funzione fisiologica dell’intestino.
Le molecole di antrachinoni in essi contenute, inducono infatti un forte stato infiammatorio della mucosa, aumentando il richiamo di acqua e idratazione delle feci fino a determinare una evacuazione improvvisa, eccessiva e dolorosa.
Stitichezza e alimentazione
Gli specialisti consigliano di procedere con una rieducazione a corrette abitudini alimentari e ad uno stile di vita sano, oltre che all’ascolto del proprio intestino.
L’alimentazione rappresenta il mezzo principale, più semplice ed economico, per ottenere questa rieducazione: I Nutrizionisti consigliano di privilegiare un’alimentazione ricca di cereali integrali in chicco, legumi, semi oleosi, frutta e verdura di stagione, a scapito di alimenti confezionati raffinati, zucchero bianco, bevande gassate, insaccati, formaggi stagionati, caffè e the’.
Per facilitare il transito intestinale, gli specialisti consigliano inoltre di aumentare l’apporto di fibre, che si ottiene facilmente preferendo cibi come i cereali integrali alle farine raffinate (pasta bianca e pane bianco), stando attenti a leggere bene le etichette dei prodotti da forno, evitando i “falsi integrali”, ovvero prodotti a base di farina bianca, a cui è stata aggiunta successivamente crusca e cruschello. Questi ultimi prodotti tendono ad irritare maggiormente le mucose.
Anche l’assunzione di alimenti ricchi di prebiotici naturali, quali cipolle, asparagi, carciofi, porri, aglio, cicoria, catalogna, radicchio, kiwi, cachi, fichi, prugne secche e mele cotte, aiutano l’intestino, contribuendo a riequilibrare la flora intestinale.
Intestino pigro e rimedi naturali
Vediamo adesso, come quali sono i consigli che ci fornisce la ricerca riguardo le piante officinali:
Rosmarino, Macerato glicerenato: ha una buona capacità depurativa, con proprietà di stimolo delle cellule epatiche, epato protettive e coleretiche.
Carciofo, Tintura madre: il carciofo è uno dei più efficaci “spazzini” del nostro organismo, proprio perché promuove la funzione epatica, favorisce la funzione e digestiva e di eliminazione di gas intestinali, contribuisce alla depurazione dell’orgasmo.
Melissa, Tintura madre: Rimedio calmante e sedativo, ha proprietà anti infiammatorie ed spasmolitiche sul gastrointestinale
Benessere dell’intestino, probiotici e prebiotici
I nutrizionisti consigliano di assumere periodicamente i probiotici per favorire il ripopolamento dei batteri “buoni”. i probiotici sono dei microorganismi che esercitano un effetto positivo sull’intestino, i più comunemente usati appartengono a svariati generi (Lactobacillius, Bifidobacterium, lieviti come il Saccharomyces).
I prebiotici, invece sono dei componenti alimentari non digeribili dall’organismo, ma metabolizzatili dai probiotici. Vi sono infatti alcune specie batteriche benefiche per l’uomo che utilizzano i prebiotici per la loro crescita e moltiplicazione. Chimicamente sono dei carboidrati che non vengono degradati e arrivano intatti nel colon, dove vengono metabolizzati dalla flora intestinale. I più comune sono i fruttoligosaccaridi (Fos), tra cui inulina, presente ad esempio in carciofi, cicoria, radici ect.
Vuoi approfondire l’argomento? Ecco la Bibliografia
Intestino Libero
Curarsi e purificarsi con l’igiene intestinale
Autore: Bernard Jensen
Editore: Macro Edizioni
L’Intestino Felice
I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo
Autore: Giulia Enders
Editore: Sonzogno
La Salute dell’Intestino -Il Colon
Autore: Norman Walker
Editore: Macro Edizioni
La Dieta Antinfiammatoria per l’Intestino
Prefazione e 5 ricette del Dott. Marco Bianchi
Autore: Silvio Danese
Editore: Giunti Demetra
La Dieta Salva Colon per rigenerare la preziosa mucosa intestinale
Editore: Riza Edizioni